Custom bike parte #1

28 Agosto 2012

Premessa

E' estate, non sai cosa fare, la tua ragazza si annoia e allora cominci assieme a lei a restaurare la vecchia bicicletta del nonno, in questo modo a 26 anni avrò la mia prima bici seria (sempre girato con BMX o mezzi di fortuna). Cominci smontando tutto quello che si può svitare, staccare e smontare; poi c'è il bello della sverniciatura: non so se ha capito cosa ci aspetta. Io intuisco e non faccio i salti di gioia; tant'è che ormai il garage sembra un'officina o una ferramenta e si comincia.
Non ho ancora deciso il colore nè tanto meno gli accessori. So solo che:
- sarà a scatto fisso
- avrà almeno un freno
visto che non voglio prendere la multa anche in bicicletta! (vedi Codice della strada Art. 68).
Motivo di aver creato una pagina web per questo progetto? Conoscendomi, visto che sono un tipo che si annoia alla svelta, corro seriamente il rischio di lasciare il progetto incompiuto. Con una pagina web da completare invece, spero di essere più stimolato a portare a termine il progetto Custom bike.


Il mezzo da restaurare

E' una bicicletta passo singolo senza scatto fisso risalente agli anni 50, marca Violini, creata a Brescia da Battista Violini; in origine era azzurra, in seguito è stata dipinta di rosso. Le condizioni del telaio sono buone, non si può dire lo stesso dei componenti: corona, freni, cerchi e parafanghi sono tutti arrugginiti.

Smontaggio

La parte più semplice del lavoro, se sei capace a smontare una bici! Non me ne intendo tantissimo di biciclette ma credevo di trovare meno difficoltà una su tutte lo smontaggio della corona. E' stato molto difficile perchè era coperta dal carter che è talmente arrugginito da sembrare saldato al telaio. Seconda grossa difficoltà il manubrio: mi hanno spiegato come fare e in un attimo sembrava fatto; alla fine ho dato un pò di martellate e ci sono riuscito...pardon, ci siamo riusciti. Il resto poca roba, a parte il fatto che nei giunti, vista l'età del mezzo non c'erano i cuscinetti, ma le sferette senza gabbia, secondo te io lo immaginavo? Secondo te quante sferette
si sono salvate? Molto poche. Anche in questo caso evviva evviva la tecnologia, al diavolo le sferette che verranno sostituite con dei bei cuscinetti.
Abbiamo poi raccolto tutti i pezzi smontati e li abbiamo analizzati: alcuni sono stati subito eliminati, altri (come viti e piccoli dadi) erano talmente arrugginiti da essersi rotti nel momento dello smontaggio. Tutto il resto (cerchi e parafanghi a parte) sono stati messi a bagno nel petrolio, nella speranza di poter recuperare qualcosa, anche se le premesse non erano incoraggianti. Sì è salvato dalla ruggine il componente per me più affascinante: ovvero il logo d'epoca della bicicletta, che sicuramente monterò di nuovo.

Sverniciatura

L'entusiamo iniziale (e dire che erano passate solo due ore!) cominciava a scomparire, cosa che non faceva la vernice rossa, ancora attaccata al telaio nudo. A fine giornata sarà la forcella l'unica sgombra della vernice: una volta sì che verniciavano seriamente! Il pensiero di dover grattare a mano tutto il telaio era troppo, così ho comprato lo sverniciatore chimico che ha avuto la meglio sugli infiniti strati di vernice, guarda caso rosso sangue.
To Be Continue...


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THE END