Pensieri sinceri di un 30enne sul mondo del lavoro

01 Maggio 2016

Non ti aspettare di leggere le solite parolacce (a ragione) contro la classe politica, ho appreso a mie spese che i nostri politici sono proprio quelli che ci meritiamo e che l'origine dei problemi é un'altra e che siamo tutti uguali.

A 22 anni ho cominciato la mia esperienza lavorativa in una grande azienda con oltre 150 dipendenti; ero terrorizzato all'idea di confrontarmi con gente molto più grande di me, esperta, "sgamata" e, stando ad una mia idea, generata per chissà quale ragione, pronta ad approfittarsi di me per i loro vantaggi. Niente di più sbagliato. Sono stati 4 anni fantastici, vissuti tra alti e bassi a fianco di persone eccezionali. Facevo il lavoro che mi piaceva e non metto in dubbio che questo abbia aiutato la valutazione finale; anche se prendevo comunque 1.000 € scarsi, straordinari non pagati, per me la ricompensa era un'altra: esperienza, saggezza ed amicizia. Il grazie di un collega a cui risolvevo un problema era la mia energia; calma: il mio lavoro era proprio quello di risolvere i problemi agli altri, non me la sto tirando.
Il mio ruolo era di assistenza, non ero inserito completamente nel meccanismo aziendale, forse é per quello che non mi sono mai davvero accorto di come fosse lavorare oggi e/o portare avanti un'azienda.
L'esperienza finisce e decido di entrare nell' impresa della mia famiglia. Una piccola attività artigiana con due dipendenti. Io sono diventato il terzo.
Il mio ruolo é decisamente al centro della attività aziendale, ma non me ne faccio un problema, anzi, sull'onda della passata esperienza e stimolato dal fatto che stavo lavorando per una cosa che sentivo mia, comincio a lavorare in maniera assolutamente positiva. Oltre al contatto con i colleghi, potevo avere contatti con altri imprenditori, fornitori, realtà aziendali più grandi e meglio organizzate della mia dalle quali carpire i segreti per lavorare al meglio. Ben presto questa energia é venuta meno. Prima lavoravo per un'azienda che vendeva automobili (tra l'altro anche di un certo livello) ed il cliente entrava ed usciva con il sorriso, nonostante avesse lasciato un assegno di svariate decine di migliaia di €€€. Ora invece aggiustiamo caldaie e gli stessi che spendono 50k € per il macchinone, si incazzano perche devono pagare 100 € per sistemare la caldaia per stare al caldo! Solo che la macchina fa figo, invece delle caldaie non frega un cazzo a nessuno. Questo é niente: gente che non paga, ti fa aspettare mesi per qualche centinaio di euro e poi in mano ha l'iPhone. Su un campione di 1.600 vi assicuro che oltre il 50% si comporta in questo simpatico modo.
Purtroppo abbiamo a che fare anche con i condomini e relativi amministratori. Non scandalizziamoci della mafia al sud, c'è anche in casa tua, si chiama amministratore o (new entry degli ultimi anni) vicino di casa. Perché il vicino di casa? Perché oltre alle amministratore che chiede la percentuale per farti lavorare, i cari colleghi che fanno il mio lavoro hanno deciso di pagare le tangenti anche ai condòmini stessi, assicurando sconti sui lavori da fare, o addirittura regali a patto che in assemblea spingano per loro.
Queste parole non vanno contro gli amministratori o i miei colleghi, vanno contro anche al caro condòmine che, trovatosi in una situazione di vantaggio rispetto al suo vicino di casa, ne approfitta, proprio come farebbe un politico. Il condòmine approfittatore che magari la sera prima si scandalizzava al sentire le notizie di ruberie varie dei politici annunciate dal TG di turno; non é questo lo stesso atteggiamento che pubblicamente condanniamo? Non é lo stesso modus operandi mafioso che ci fa inorridire? Perchè invece quando siamo noi nella posizione di poterci avvantaggiare lo facciamo e godiamo entusiasti dei suoi frutti?
Prima di accusare i politici, guardiamo dentro di noi, perchè siamo uguali a loro.
Di tutto questo non mi lamento, ho un lavoro, molti miei coetanei non c'è l'hanno; è solo un'amara, amarissima constatazione. Da giovane uomo quale sono, speravo di trovare tanti adulti in gamba, in grado di insegnarmi come comportami nella società, come fare a lavorare bene. Invece queste persone non mi hanno insegnato nulla. Quante volte ho sentito frasi del tipo: "Eh, questi giovani, non hanno voglia di lavorare!" , "Non sanno neanche cosa sono i sacrifici". Lavorare pagando tangenti a destra e manca sono capaci tutti.
Buona festa del lavoro a tutti...


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THE END