ASUS TUF RTX 3080 Ti: Recensione e benchmark

08 Luglio 2021

E’ arrivata. Finalmente sono riuscito a trovare una RTX 3080 Ti ad un prezzo quasi umano; il periodo storico che stiamo vivendo, tra pandemia e mining, ha reso la vita difficile a chi vuole acquistare una scheda video per giocare. Nel mio caso poi, avendo un case mini-ITX dovevo trovare la scheda con le giuste dimensioni per riuscire ad installarla, senza tagliare, limare o demolire il case. Quindi la scelta era limitata a: ASUS TUF, EVGA XC3 o Founders Edition (che è introvabile). La prima che ho trovato, detto in tutta onestà, è stata la ASUS e quella ho preso, anche perchè le prestazioni dei tre modelli tra cui potevo scegliere si equivalgono. Andando poi a studiare meglio la versione che ho acquistato, ho scoperto di aver fatto proprio una bella scelta…

RTX 3080 Ti in dettaglio


La scheda video per i veri gamers, a detta di Nvidia, monta lo stesso chip, GA102 della sorella maggiore e minore ma, con un numero di CUDA Core intermedio, 10240. Sulla carta questo si traduce in un livello prestazione che la avvicina molto alla RTX 3090. Se stai leggendo questa recensione, l’architettura Ampere ti sarà già nota, quindi mi soffermo solo sulle caratteristiche salienti.

TDP di 350 W, come la 3090 e 30 W in più rispetto alla 3080.
Supporta il Resizable BAR, una nuova funzione del protocollo PCIe che permette alla CPU di accedere direttamente a tutta la Vram della GPU e non in blocchi da 256 MB.
Non è una scheda per miner! Nvidia ha infatti deciso di identificare con la sigla LHR (Light Hash Rate), quelle schede che limitano le proprie prestazioni quando si trovano ad eseguire script per minare cryptovalute.
Nella tabella sottostante trovi tutte le caratteristiche dalla scheda base confrontate con quelle del modello da me testato:

Nvidia RTX 3080 Ti Founders EditionASUS TUF RTX 3080 Ti
CUDA Cores 10.240 10.240
Clock base (MHz) 1.370 1.665
Clock Boost (MHz) 1.670 1.770
Quantità memoria 12 GB GDDR6X 12 GB GDDR6X
Velocità memoria 19 GBps 19 GBps
Connettori display 1x HDMI 2.1, 3x DisplayPort 1.4a 2x HDMI 2.1, 3x DisplayPort 1.4a
TDP 350 W 350 W
Connettori alimentazione 12 pin 2 x 8 pin

12 GB di Vram è l’unico dato che mi fa storcere il naso. Avrei gradito almeno 16 GB, come ha fatto AMD; vista la differenza di prezzo tra la 3080 e la Ti, 16 GB avrebbero giustificato maggiormente la spesa; l’incremento di prestazioni da solo, secondo me, non giustifica il prezzo.

ASUS TUF in dettaglio


La scheda misura 30 cm di lunghezza, il massimo che il mio case può ospitare e 2,5 slot di altezza. Il dissipatore è molto generoso, copre per intero la scheda ed è raffreddato da 3 ventole. Il backplate raffredda la Vram al posteriore e sono ben visibili anche i pad termici; è strano che lo abbia sottolineato? Sappiate che qualche produttore non li mette!
I connettori per l’alimentazione sono due standard da 8 pin, non c’è lo strano connettore da 12 pin creato da Nvidia per i suoi modelli Founders Edition. La presenza di RBG è limitata al logo TUF, apprezzabile.
ASUS non ha badato a spese e ha dotato la scheda in versione Tuf di ben 6 file di condensatori MLCC (stesso layout della Strix, penso), con lo scopo di stabilizzare l’alimentazione della scheda e garantire una prestazione solida e costante.

Ambiente di test


La scheda è stata testata nel mio PC principale, DEM1; nella tabella sottostante puoi vedere tutte le caratteristiche del sistema. Per quanto riguarda il software usato invece, inizialmente avevo pensato al fidato 3DMark11 Performance; è un programma vecchio e ha alcuni problemi di compatibilità con le CPU AMD. Volevo usarlo comunque proprio per mettere ulteriormente alla prova il sistema, ma poi mi sono reso conto che il più moderno 3DMark Time Spy ( link al download), forniva alcuni dati interessanti che il precedente non aveva e quindi l'ho accantonato in favore di quest'ultimo. Segnalo che la temperatura ambiente durante i test è stata di circa 27°C.

DEM1
Processore AMD Ryzen 9 5900x @default
Scheda madre ASUS X570i Gaming
RAM Corsair Vengeance Pro Led 2x8 GB 4000MHz
Disco Samsung 980 Pro NVMe
Alimentatore Corsair SF750
Case NCASE M1
OS Windows 10 64 bit UEFI
Driver 471.11 WHQL

Ecco una foto di tutto il sistema assemblato. Come vedi la scheda è entrata nel case, ma parliamo di mm. Purtroppo la scheda è al 100% compatibile con la versione 6.1 del mio case; peccato che io abbia la versione 5 e ho dovuto fare un paio di modifiche per farla entrare, comunque poco invasive: rimosso un paio di mollette che tengono fisso il pannello laterale, invertito il connettore dell'alimentazione di 180 gradi che andava proprio contro al dissipatore della scheda.

DEM1

Prestazioni a default


Lanciato il benchmark con tutte le impostazioni a default, la scheda ha raggiunto una temperatura massima di 75 °C e ha assorbito 365 W. La massima frequenza raggiunta è stata di 1.950 MHz, mentre la media, un pò deludente, di 1.777 MHz. Questo è il dato che ho monitorato maggiormente perché indica quanto la GPU taglia in base alla temperatura o alla potenza assorbita. Diciamo che se la tendenza è questa, spingendo al massimo il power limit, la media non può altro che abbassarsi, o al limite rimanere invariata, visto che più potenza è uguale a più calore da dissipare.
La rumorosità è l'aspetto che più mi ha sorpreso, in positivo; fino a 43 °C le ventole non girano, sono completamente ferme, quindi almeno in idle abbiamo il massimo del silenzio. Al 100% ovviamente le tre ventole si fanno sentire ma il rumore generato è del tutto sopportabile.

Prestazioni in overclock


Negli ultimi anni l'overclock sulle schede video è diventato sempre più superfluo. Le prestazioni delle GPU "out of the box" sono quasi sempre al massimo e l'aumento, grazie alle tecniche di overclock, è volutamente contenuto. Purtroppo abbiamo sempre meno strumenti per eseguire un overclock che dia risultati importanti: BIOS criptati, voltaggi bloccati e consumi elevati già a default, con conseguenti temperature elevate.
La temperatura è il dato più importante da considerare quando abbiamo intenzione di procedere all'overclock. Ogni dispositivo elettronico ha una temperatura di esercizio; se questa temperatura è troppo elevata, le sue prestazioni diminuiscono: il fenomeno si chiama thermal throttling. La prima cosa da fare in overclock è aumentare la tensione della GPU, la aumentiamo per fornirle più energia e aumentare la sua frequenza di esercizio. Questo accade finché la scheda non comincia ad abbassare la frequenza di esercizio per raggiunto limite termico, infatti più energia vuol dire più calore da dissipare. La situazione ci mette di fronte a due scenari: liquidare la GPU, oppure eseguire l'undervolt.

Cos'è l'undervolt?
Tradotto dall'inglese, sotto tensione, abbassare la tensione di funzionamento. Lo scopo è quello di far funzionare la GPU alla stessa frequenza ma ad una tensione più bassa, in modo da avere meno energia e meno calore da dissipare, evitando, o meglio, limitando i tagli dovuti al thermal throttling. Non è un vero e proprio overclock, anzi, in teoria stiamo facendo il contrario. In pratica? Stiamo ottimizzando le prestazione della nostra scheda. Come si fa? Ho scritto un articolo dedicato.

Prestazioni in undervolt


I risultati ci sono e sono buoni. Ho abbassato il voltaggio da 1,080 V a 0,813 V e ho settato come frequenza obbiettivo i 1.800 MHz; questo dato non l'ho scelto a caso: è la frequenza massima che la GPU riusciva a raggiungere in thermal throttling. I risultati sono questi: la scheda ha raggiunto la stessa frequenza a default ma con una tensione minore, che vuol dire: stesse prestazioni ma meno potenza assorbita e meno calore da dissipare. Infatti la temperatura massima è calata da 75 °C a ben 68 °C. Come vedi dagli screenshot di GPU-Z fatti durante Time Spy il guadagno dal punto di vista delle temperature è netto. Le conseguenze per il nostro sistema sono due: case più fresco e soprattutto più silenzioso, tutto questo senza perdere minimante in prestazione.

3080ti-default 3080ti-undervolt

Per questa prova mi sono limitato a trovare il valore di tensione e frequenza che mi consentisse di pareggiare le prestazioni del sistema a default, andando però a guadagnare sulle temperature. C'è ancora margine. Posso infatti salire con la frequenza obbiettivo, finchè la tensione è sufficiente e il sistema non crasha, in questo modo posso puntare ad avere un incremento di prestazione, perchè a temperature più basse i tagli di frequenza saranno inferiori. Come potete vedere dal confronto dei risultati sintetici di Time Spy, il punteggio ottenuto a default e con la scheda in undervolt è identico. Anzi, se analizziamo nel dettaglio il punteggio possiamo vedere che il graphics score ha guadagnato 100 punti, irrisorio, ma questo dimostra che le prestazioni, nonostante l'undervolt, sono rimaste invariate.
Ecco un grafico in cui riepilogo i risultati ottenuti in cui si vede l'abbassamento della temperatura dovuto all'undervolt. Grafico rosso a default, grafico blu con undervolt.


Conclusioni


Il modello TUF assicura qualità e prestazioni anche a chi non è intenzionato ad effettuare overclock o modifiche di alcun tipo. Il dissipatore tri-ventola garantisce un'ottima dissipazione del calore; l'installazione è comunque consigliata in un case ATX, a prescindere dall'utilizzo o dalle impostazioni di funzionamento che possono cambiare da individuo a individuo, la scheda ha un TDP di 350 W, quindi non aspettatevi chissà quale freschezza. L'undervolt si rende necessari in scenari estremi, tipo il mio, oppure per chi vuole un sistema il più silenzioso possibile. Non l'ho specificato nella recensione ma la curva di funzionamento delle ventole che ho usato è quella di default. Per un risultato ottimale, unito all'undervolt, consiglio di "giocare" con la curva, fino a trovare il compromesso migliore tra rumorosità e temperature.


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THE END