Ho letto decine di recensioni sulla nuova Nvidia GTX 1080 Ti, la maggior parte delle quali mi ha lasciato molto perplesso. A parte fornire i freddi dati tecnici del comunicato stampa Nvidia, quasi tutte non hanno messo a confronto la 1080 Ti e la Titan XP. Non capivo il motivo di questo scontro mancato: confrontare la 1080 Ti e la 1080 "liscia" non ha senso. E' ovvio che la 1080 Ti è la più performante tra le due. Poi ho visto il confronto con la Titan XP e ho capito: non sono state messe a confronto perchè la differenza di prestazione tra le due schede è del tutto trascurabile. Voglio sperare di no ma penso che il format per recensire la 1080 Ti sia stato dettato da Nvidia stessa e che la nuova Ti si pesta i piedi a vicenda con la Titan XP. Questo vuol dire due cose: la Titan XP non ha senso di esistere, la 1080 Ti non ha senso di esistere; una delle due è di troppo. Ho la risposta a questa domanda? Proviamola e scopriamolo.
Oltre a non aver testato la 1080 Ti contro la Titan XP, l'errore dei pochi che le hanno messe a confronto è stato quello di confrontarle a clock differenti. La prova clock to clock si applica perfettamente a questo confronto, in quanto stiamo parlando di due schede diverse ma basate sullo stesso chip. La prova consiste nell'effettuare i benchmark impostando la frequenza di core uguale per entrambe le schede a confronto. In questo scenario, senza sorprese, è la Titan XP a prevalere. Questo perchè i chip GP102 usati nelle Ti sono di qualità più bassa rispetto a quelli utilizzati nelle Titan e nelle Quadro. Diciamo che Nvidia ha utilizzato la 1080 Ti per smaltire un pò di GP102 non molto performanti. Vi sembra esagerato? Ecco cosa dice Tom's Hardware:
I chip di qualità mediocre influenzano negativamente le prestazioni, che peggiorano all'aumentare della temperatura; esattamente ciò che accade a tutti i dispositivi elettronici, ma sulle Ti a questo giro, la temperatura gioca un ruolo fondamentale perché influenza ad un livello inaccettabile le prestazioni. Sembra che a temperature vicine a 60°C le frequenze subiscano un brusco calo; tecnicamente questo fenomeno si chiama thermal throttling. In questa fase la scheda abbassa le frequenze di funzionamento a causa della temperatura troppo alta, o anche per problemi di alimentazione. Ricordo che la 1080 Ti ha un power limit del 120%, al momento non aggirabile se non con pesanti e rischiose modifiche hardware.
Per ovviare a questo problema é consigliato raffreddare a liquido la Ti ma rimane sempre un punto a suo sfavore, perchè un acquirente potrebbe anche non voler liquidare: sommando i costi della scheda e del necessario a completare il sistema di raffreddamento a liquido, conviene ancora spendere 1.300,00 € per la Titan Xp, in questo modo si hanno prestazioni più elevate e basta solo installare la scheda nel PC. Tenere una Ti ad aria al momento, sembra la situazione più penalizzante per le prestazioni, a meno che le versioni custom non risolvano questo problema non da poco, sicuramente a caro prezzo.
Basata sul chip GP102, la Ti è l'ultima evoluzione e la più potente della famiglia di schede basate su architettura Pascal; il chip in questa scheda viaggia ad una frequenza base di 1.480 MHz ed arriva a 1.582 MHz in boost. A bordo vanta 11 GB di memoria GDDR5X con velocità di 11 GHz. Il taglio è un pò strano a causa del bus che è di 352 bit. Per alimentarla servono due cavi PCI, uno da 8 e l'altro da 6 pin.
L'overclock su architettura Pascal è un pò particolare: il GPU Boost 3.0 aumenta sì la frequenza della GPU quando è sotto carico, ma lo fa in maniera dinamica ed alza la frequenza di funzionamento al massimo consentito dalla tesione di Vcore e dell'alimentazione quando è sotto sforzo. In pratica ci ruba un pò il divertimento di overcloccare, in quanto la scheda non boosta a 1.528 MHz di default come da specifiche, ma raggiunge valori decisamente più alti che possono variare da esemplare ad esemplare; la mia boosta a 1.887 MHz. Per overclockare quindi dovete annotare la frequenza massima di boost con la scheda a default e sommare l'overclock a quel valore. Ecco una semplice formula:
Dove la freq. Target è la frequenza che vogliamo far raggiungere alla scheda, quella effettiva è quella precedentemente descritta e l'overclock e l'offset positivo che impostiamo dai vari programmi per l'overclock. In questa prova ho usato MSI Afterbuner perchè ad oggi è l'unico programma che consente l'overvolt (parola grossa).
Non è disponibile quindi nè il monitoraggio della frequenza nè tanto meno l'overvolt; per abilitarlo sulla 1080 Ti è necessario modificare il file MSIAfterburner.oem2, presente all'interno della cartella di installazione del programma (default C:\Program Files (x86)\MSI AfterBurner\) ed inserire la seguente stringa:
Il voltaggio massimo é comunque bloccato a 1,0930 V ma l'operazione appena descritta serve a raggiungerlo, altrimenti a default la scheda arriva a 1,080 V.
Sono partito piuttosto deciso e ho aggiunto step da 50 MHz, arrivando a + 150 MHz e non oltre; purtroppo il mio esemplare é un po sfortunato e oltre i 2.037 MHz non regge. Il problema però é un altro: confermo che la scheda soffre tantissimo le temperature elevate ed infatti la frequenza é molto instabile e si abbassa anche di oltre 100 MHz. Il power limit del 120% é un altro dei motivi di questo scarso rendimento.
Speravo in qualcosa di più almeno dalla memoria ma anche qui non vado oltre un aumento di 300 MHz.
Lo scarso margine di overclock conferma i dubbi sulla qualità media dei chip usati nei modelli Ti; rimane comunque una scheda mostruosa, esattamente come la Titan XP, ad un prezzo più ragionevole, che forse é l'unico motivo per il quale esiste.
Il futuro é triste per l'overclock: Nvidia ha prima bloccato i voltaggi delle GPU e poi ha criptato i BIOS, ostacolando la personalizzazione versioni utenti finali, sia alle aziende partner che producono versioni custom delle schede Nvidia, ormai costrette a produrre modelli identici se non per il dissipatore di solito più tamarro ma per lo meno più efficiente. Loro fanno i soldi e noi rosichiamo. Che NVIDIA.
Benchmark "Clock to Clock"
Oltre a non aver testato la 1080 Ti contro la Titan XP, l'errore dei pochi che le hanno messe a confronto è stato quello di confrontarle a clock differenti. La prova clock to clock si applica perfettamente a questo confronto, in quanto stiamo parlando di due schede diverse ma basate sullo stesso chip. La prova consiste nell'effettuare i benchmark impostando la frequenza di core uguale per entrambe le schede a confronto. In questo scenario, senza sorprese, è la Titan XP a prevalere. Questo perchè i chip GP102 usati nelle Ti sono di qualità più bassa rispetto a quelli utilizzati nelle Titan e nelle Quadro. Diciamo che Nvidia ha utilizzato la 1080 Ti per smaltire un pò di GP102 non molto performanti. Vi sembra esagerato? Ecco cosa dice Tom's Hardware:
Nvidia aveva bisogno di un modo per recuperare i GP102 non perfetti, con un cluster ROP o un controller di memoria non funzionanti
I chip di qualità mediocre influenzano negativamente le prestazioni, che peggiorano all'aumentare della temperatura; esattamente ciò che accade a tutti i dispositivi elettronici, ma sulle Ti a questo giro, la temperatura gioca un ruolo fondamentale perché influenza ad un livello inaccettabile le prestazioni. Sembra che a temperature vicine a 60°C le frequenze subiscano un brusco calo; tecnicamente questo fenomeno si chiama thermal throttling. In questa fase la scheda abbassa le frequenze di funzionamento a causa della temperatura troppo alta, o anche per problemi di alimentazione. Ricordo che la 1080 Ti ha un power limit del 120%, al momento non aggirabile se non con pesanti e rischiose modifiche hardware.
Per ovviare a questo problema é consigliato raffreddare a liquido la Ti ma rimane sempre un punto a suo sfavore, perchè un acquirente potrebbe anche non voler liquidare: sommando i costi della scheda e del necessario a completare il sistema di raffreddamento a liquido, conviene ancora spendere 1.300,00 € per la Titan Xp, in questo modo si hanno prestazioni più elevate e basta solo installare la scheda nel PC. Tenere una Ti ad aria al momento, sembra la situazione più penalizzante per le prestazioni, a meno che le versioni custom non risolvano questo problema non da poco, sicuramente a caro prezzo.
GTX 1080 Ti in dettaglio
Basata sul chip GP102, la Ti è l'ultima evoluzione e la più potente della famiglia di schede basate su architettura Pascal; il chip in questa scheda viaggia ad una frequenza base di 1.480 MHz ed arriva a 1.582 MHz in boost. A bordo vanta 11 GB di memoria GDDR5X con velocità di 11 GHz. Il taglio è un pò strano a causa del bus che è di 352 bit. Per alimentarla servono due cavi PCI, uno da 8 e l'altro da 6 pin.
Come funziona l'overclock nella serie Pascal (GPU Boost 3.0)
L'overclock su architettura Pascal è un pò particolare: il GPU Boost 3.0 aumenta sì la frequenza della GPU quando è sotto carico, ma lo fa in maniera dinamica ed alza la frequenza di funzionamento al massimo consentito dalla tesione di Vcore e dell'alimentazione quando è sotto sforzo. In pratica ci ruba un pò il divertimento di overcloccare, in quanto la scheda non boosta a 1.528 MHz di default come da specifiche, ma raggiunge valori decisamente più alti che possono variare da esemplare ad esemplare; la mia boosta a 1.887 MHz. Per overclockare quindi dovete annotare la frequenza massima di boost con la scheda a default e sommare l'overclock a quel valore. Ecco una semplice formula:
Freq. Target = Freq. Boost effettiva + Overclock
Dove la freq. Target è la frequenza che vogliamo far raggiungere alla scheda, quella effettiva è quella precedentemente descritta e l'overclock e l'offset positivo che impostiamo dai vari programmi per l'overclock. In questa prova ho usato MSI Afterbuner perchè ad oggi è l'unico programma che consente l'overvolt (parola grossa).
Non è disponibile quindi nè il monitoraggio della frequenza nè tanto meno l'overvolt; per abilitarlo sulla 1080 Ti è necessario modificare il file MSIAfterburner.oem2, presente all'interno della cartella di installazione del programma (default C:\Program Files (x86)\MSI AfterBurner\) ed inserire la seguente stringa:
[VEN_10DE&DEV_1B06&SUBSYS_120F10DE&REV_??] VDDC_Generic_Detection = 1Facendo attenzione a specificare dopo il parametro SUBSYS_ l'ID corretto della vostra scheda che varia in base al produttore. Per trovarlo basta cliccare sul tasto INFO di Afterburner e copiare la stringa esadecimale che ci compare.
Il voltaggio massimo é comunque bloccato a 1,0930 V ma l'operazione appena descritta serve a raggiungerlo, altrimenti a default la scheda arriva a 1,080 V.
Si parte con l'overclock...
Sono partito piuttosto deciso e ho aggiunto step da 50 MHz, arrivando a + 150 MHz e non oltre; purtroppo il mio esemplare é un po sfortunato e oltre i 2.037 MHz non regge. Il problema però é un altro: confermo che la scheda soffre tantissimo le temperature elevate ed infatti la frequenza é molto instabile e si abbassa anche di oltre 100 MHz. Il power limit del 120% é un altro dei motivi di questo scarso rendimento.
Speravo in qualcosa di più almeno dalla memoria ma anche qui non vado oltre un aumento di 300 MHz.
...e si arriva (conclusioni)
Lo scarso margine di overclock conferma i dubbi sulla qualità media dei chip usati nei modelli Ti; rimane comunque una scheda mostruosa, esattamente come la Titan XP, ad un prezzo più ragionevole, che forse é l'unico motivo per il quale esiste.
Il futuro é triste per l'overclock: Nvidia ha prima bloccato i voltaggi delle GPU e poi ha criptato i BIOS, ostacolando la personalizzazione versioni utenti finali, sia alle aziende partner che producono versioni custom delle schede Nvidia, ormai costrette a produrre modelli identici se non per il dissipatore di solito più tamarro ma per lo meno più efficiente. Loro fanno i soldi e noi rosichiamo. Che NVIDIA.
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THE END
THE END