Zotac GTX 1080 Ti Mini: Recensione e benchmark

25 Agosto 2017

Può sembrare stupido puntare su un modello di GTX 1080 Ti miniaturizzata, quando il problema principale dei chip Pascal è il crollo delle prestazioni all'aumentare della temperatura. Eppure sono rimasto fin da subito colpito dall'estetica di questa scheda, ma soprattutto dall'azzardo che questa scheda porta nel nome. Come fai a pensare di ridurre la superficie del dissipatore quando il problema più grande è proprio la temperatura? Volevo quindi capire cosa girava per la testa di Zotac quando ha deciso di progettare e produrre questa scheda e ho deciso di acquistarla. Ha inciso il fatto che attualmente il mio PC è in un case Mini-ITX? Sicuramente, ma sottolineo che il mio case può ospitare tranquillamente una 1080 Ti reference (e alcuni modelli custom); non è il motivo principale di tale scelta.
Per la prima volta ho comprato un prodotto quasi alla cieca. Non ho trovato recensioni approfondite su questo modello custom di 1080 Ti, bensì le solite prove di prestazione con diversi titoli ed il confronto con il modello founders edition, ma la cosa davvero interessante sono le temperature, il rumore e soprattutto la stabilità ed i margini di overclock, solo accennati nelle già scarse recensioni. Ho dovuto pensarci io.

Introduzione


La Zotac 1080 Ti Mini è una 1080 Ti a tutti gli effetti, non è castrata, anzi gode di un leggero overclock di fabbrica rispetto al modello reference. Il PCB è personalizzato, misura 21 cm contro i 30 dei modelli Founders Edition, così come ovviamente il sistema di raffreddamento. Ci sono due ventole, una da 90 mm e l'altra da 100 mm. Di seguito, in sintesi, le caratteristiche principali, confrontate con la 1080 Ti Founders Edition.

Nvidia GTX 1080 Ti Founders EditionZOTAC 1080 Ti Mini
CUDA Cores 3.584 3.584
Clock base (MHz) 1.480 1.506
Clock Boost (MHz) 1.582 1.620
Quantità memoria 11 GB DDR5X 11 GB DDR5X
Velocità memoria 11 GBps 11 GBps
Connettori display DUAL LINK DVI-I, HDMI 2.0, 3X DisplayPort 1.2 3x DisplayPort 1.4, 1x HDMI 2.0b, 1x DL-DVI
TDP 250 W 250 WI
Connettori alimentazione 6 pin + 8 pin 2 x 8 pin
Tutti i test sono stati svolti usando il benchmark sintetico Unigine Superposition (qui la pagina di download), ad una temperatura ambiente di 27°C sul sistema di prova DEM1 che riporto sotto in dettaglio:

DEM1
Processore Intel Core i7-7700K stock
Scheda madre ASUS Z270i Gaming
RAM Corsair Vengeance LED 2x8 GB 2666MHz
Disco Samsung 960 Pro NVMe
Alimentatore Corsair SF600 (600W)
Case NCASE M1
OS Windows 10 64 bit UEFI
Driver 384.94WHQL

Unboxing ed accessori


La scatola è una trollata incredibile. Mi arriva questa scatola, gigante per quello che dovrebbe contenere, tanto che comincio a pensare ci sia stato un errore e che mi abbiano spedito la scheda sbagliata. Apro e vedo che invece è la scheda giusta. Hanno solamente riciclato la scatola della sorella maggiore. Ma vaff....
La dotazione non è scarsa, è inesistente; a parte i soliti sdoppiatori 8 pin per l'alimentazione ed un libretto di istruzioni non c'è niente altro, nemmeno il gommino a coprire la connessione PCIe. Questa è una mancanza abbastanza irritante, visto quanto costa questa scheda.

Aspetto e design


La compattezza della scheda la rende davvero bella da vedere, cosa che conta niente in ambito schede video, ma è un aspetto che colpisce. Il dissipatore personalizzato sporge di circa due cm dal PCB della scheda, per una lunghezza totale di 21 cm. La ventola vicina alle uscite video è di 90 mm e la seconda invece poco più grande misura 100 mm. Tra le lamelle del dissipatore si scorgono ben 6 pipe in rame per il raffreddamento della GPU. Il dissipatore è abbellito con il logo ZOTAC retroilluminato e altri due piccoli accenti luminosi di luce bianca, non RGB; almeno qui!
Il retro è coperto dal backplate a cui è applicato un disegno abbastanza accattivante; non ha una grossa funzione di dissipazione, ma solo estetica, in quanto i moduli di memoria sono tutti raffreddati dal dissipatore principale.

Ho smontato il dissipatore ed il backplate molto facilmente, se non fosse stato per una vite avvitata storta e spanata. Un difetto di montaggio che mi ha fatto perdere parecchio tempo e che rischiava di costringermi a fare il reso della scheda, in quanto non mi sarebbe stato possibile staccare il dissipatore e fare la manutenzione straordinaria, come cambiare pasta e pad termici. Fortunatamente sono riuscito, rovinando leggermente il backplate, a svitare la vite spanata e rimuovere il dissipatore.

Temperature e rumore @ default


Installata la scheda ed effettuato il primo benchmark, noto subito una silenziosità sorprendente. La curva di default garantisce silenzio ma temperature altissime, vicine ai 90°C. Modificando la curva si abbassa facilmente la temperatura di circa 5°C fino ad arrivare a temperature sotto gli 80°C con ventole al 100%; fastidiose ma neanche troppo. Le prestazioni subiscono un abbassamento, a causa delle temperature e la frequenza di funzionamento passa da 1.900 MHz che rimane tale fino a 55°C circa per arrivare a 1.830 MHz a 89°C. Queste temperature sono state registrate con un Vcore di 1.062 mV

Temperature e rumore OVERCLOCK!


L'alimentatore consigliato per la Zotac 1080 Ti Mini è di 600 W che è esattamente la potenza dell'alimentatore in mio possesso, che è anche il più potente alimentatore SFX in commercio. Quindi c'è poco da fare, proviamo e vediamo come si comporta. Ovviamente il risultato è pessimo.
Appena provo ad aumentare il voltaggio a 1.092 mV e la frequenza della GPU 50 MHz, su GPU-Z compare l'inquivocabile scritta "Power": manca potenza e la scheda non riesce a spingere più di così. Aspettando l'alimentatore SFX da 800 W.

Amorevoli cure


Anche se ero prepatato, lo choc di vedere temperature superiori ai 40°C sulla GPU, dopo anni di raffreddamento a liquido, è troppo forte. Smontato il dissipatore, applico la pasta Thermal Grizzly Kryonaut e i pad termici della Arctic su memorie e VRM nella speranza di abbassare la temperatura di qualche grado. Il risultato mi sembra del tutto eccezzionale; con questi accorgimenti, riesco a stare sotto agli 80°C in benchmark, con una temperatura massima di 78°C. Non serve ad eliminare i drop di frequenza dovuti alla temperatura, ma è comunque un bel guadagno rispetto agli 89°C fatti registrare dalla mini Zotac appena tirata fuori dalla scatola.

Prestazione e temperature: analisi nel dettaglio


Le temperature, se troppo elevate, condizionano sempre le prestazioni dei dispositivi elettronici. Con l'architettura Nvidia Pascal purtroppo il fenomeno è piuttosto accentuato e ad un aumento di temperatura si ha una diminuzione della frequenza operativa della GPU con il conseguente abbassamento di prestazioni; in gergo questi fenomeni vengono chiamati "tagli", abbassamenti repentini di frequenza che avvengono per i più disparati motivi. In questo caso a causa della temperatura. Nel grafico sottostante, mostro come e quando avvengono questi tagli e soprattutto di che entità sono. Nel grafico sono presenti gli andamenti a frequenza stock e a frequenza overclockata.

Alla frequenza stock di 1.900 MHz, i tagli iniziano ad una temperatura di circa 55°C e proseguono con cadute di frequenza di circa 10 MHz ogni 10°C, fino ad arrivare ad un totale di 103 MHz per una frequenza operativa di 1.797 MHz.

Ventole 100%, no overclock Ventole stock (67% max), no overclock



Nel grafico ho messo a confronto la scheda (prima di effettuare il cambio di pasta termica) con profilo ventole stock e con profilo ventole al 100%. La differenza c'è ma rimane contenuta. I tagli iniziano sempre a 55°C, quindi ad ogni temperatura al di sopra di questo valore, si verificheranno tagli sempre più consistenti. La questione di limitare la temperatura ha il solo fine di rendere più stabile il sistema e di allungare la vita della scheda, facendola lavorare a temperature mediamente più basse. L'unico sistema per mantenere temperature al di sotto dei famosi 55°C è il raffreddamento a liquido. Questo vale sia per la Zotac 1080 Ti Mini sia per tutti gli altri modelli custom e modello Founders Edition.

Conclusioni


La ZOTAC 1080 Ti Mini, nonostante i limiti, rimane la soluzione ideale per chi vuole potenza e si accontenta delle prestazioni della scheda come esce dalla scatola, soprattutto se possiede un sistema Mini-ITX; vedrei abbastanza strano questa scheda in un sistema mATX o più grande! La temperatura rappresenta, come sempre in questi casi, il problema più grande; immagino però che chi pensa a realizzare un sistema Mini-ITX sia abituato sia ad ottimizzare quello che ha a disposizione, sia a prendere tutti quegli accorgimenti in modo da rendere il sistema efficiente.
Se si vuole realizzare un sistema con impianto a liquido custom, tanto vale prendere il modello più economico, Founders Edition ed applicarci il relativo waterblock, considerati i limiti dell'architettura Pascal, liquidare un modello di scheda custom sarebbe un investimento sbagliato.



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THE END