Cambia il sistema operativo, cambiano le schede video, ma sempre di problemi parliamo: utilizzare una configurazione di schede video nVidia in SLI su un sistema operativo Linux, è possibile? Sì. E se parliamo di una scheda appena rilasciata come la GTX Titan? La risposta è sempre sì. In passato, ho affrontato un problema simile con Debian e due nVidia GTX 275, con Ubuntu mi hanno dato parecchi problemi e non sono mai riuscito a farle andare; con Debian invece, dopo alcuni passaggi, sono riuscito ad installare i driver e ad avere (finalmente) il fullHD. Puoi leggere la procedura d'installazione qui. Per evitare incomprensioni, elencherò qui sotto le versioni dei driver, schede video e sistema operativo utilizzato in questa prova; inutile dirti che la procedura ha funzionato al 100%, sia su Debian che su Linux Mint; cambia solo una cosa, che dopo vedrai.
L'overclock è una pratica che mi affascina da sempre. Ogni volta però, vengo frenato dalla componente di rischio; aspetto sempre da considerare, soprattutto nei casi in cui si esegue un'alterazione delle frequenze o dei voltaggi di lavoro di un apparecchio. Fortunatamente oggi le case produttrici di hardware / software, mettono a disposizione degli utenti molti strumenti, che consentono di praticare overclocking con facilità anche alle persone più inesperte. Un minimo di conoscenze sono caldamente consigliate: se con un semplice click riusciamo ad aumentare del 20% le performance di una scheda video, è altrettanto semplice danneggiare gravemente il nostro carissimo (nel senso affettivo ed economico) hardware. La mia esperienza in campo dell'overclock è abbastanza limitata, ma possiedo quelle conoscenze fondamentali, che consentono di divertirmi, senza creare danni. Il caso pratico che leggerai nelle righe seguenti riguarda l'overclock di una delle GPU più potenti presenti sul mercato: nVidia GK110.
I passi dello sviluppo di ShizzlePP (il CMS creato da me alla base di questo blog) si sono fatti anche troppo piccoli. Finalmente oggi sono riuscito a rimettere mano al codice e a completare alcune cose lasciate indietro. La più importante è l'integrazione del plugin di bituz; il funzionamento è semplice ed efficace: ogni volta che viene pubblicato un articolo, questo viene automaticamente accorciato e salvato nel profilo dell'utente collegato. Questo è possibile grazie alle private key che, a breve, ogni utente di bituz potrà richiedere. Questa chiave, privata appunto, serve alle API di bituz per capire da quale utente arriva la richiesta e agire di conseguenza. La chiave privata potrà essere inserita anche all'interno delle estensioni di bituz per il browser: in questo modo, anche quando non sarete loggati, gli indirizzi che accorcerete, finiranno comunque nel vostro profilo! Non certo una novità, anche se a me è servita per imparare qualcosa di nuovo.
Anche se il mercato ormai è saturo di tablet, portatili, ultraportatili, tanti appassionati come me (e come te che leggi questo articolo) non rinunciano ad un bel PC fisso vecchia scuola e rigorosamente assemblato. Le aziende produttrici di hardware, al momento, sembrano assecondare bene questa fetta di mercato, molto esigente ma molto ristretta; in futuro chissà, le possibilità di personalizzare il nostro PC saranno ridotte, ma intanto godiamo di quanto il mercato ha da proporci. Soprattutto se si tratta del meglio del meglio, come la scheda madre che ho scelto per il mio nuovo PC 2013: ASUS Rampage IV Extreme. E' l'attuale modello di punta di ASUS, monta il socket LGA2011 Intel ed il chipset X79 sempre made in Santa Clara. Ci sono 8 slot per le memorie RAM DIMM per un massimo di 64 GB a 2400MHz. Anche per quanto riguarda gli slot di espansione i dati sono di prim'ordine: 5 slot PCIe 3.0 16x e uno 2.0 single slot. Questi slot supportano fino a 4 schede video in nVidia SLI e ATI CrossFireX, ma è il PCIe 3.0 16x la vera forza: consente infatti di montare schede video in parallelo senza il rischio di colli di bottiglia, garantendo così ottime performance in SLI e CrossFireX.
Dopo aver ultimato il mio primo esperimento di "bici custom", mi sono buttato in un nuovo progetto, decisamente più serio. All'inizio ero molto confuso; basta guardare su internet e si vedono migliaia di modelli di bici, montate in infinite combinazioni che aiutano solo ad aumentare la confusione. Bici più o meno costose, tecnologiche, retrò, "hipster", gangsta ecc ecc... Solo dopo averne viste di tutti i colori, ho preso coscienza che ne volevo una: retrò (o NOS, New Old Style), con il telaio e geometrie da pista, piega da pista e con lo scatto fisso. Andata! pronti via e si comincia. Poi mi fermo e dico..."di che colore la voglio?" e poi il dramma. Fortuna vuole che da Chesini fosse esposto un telaio C R O M A T O. "Ecco come lo voglio, cromato!" Preso e portato a casa. Telaio bellissimo, cromatura spettacolare, geometrie tirate e dettagli NOS come piace a me. La foto di questo articolo, non è la mia bici finita, è quella che avevano allestito in negozio. In foto c'è solo il mio telaio; non è che il mio telaio è uguale a quello in foto, NO! è proprio il mio! Gentilmente i ragazzi di Chesini bici, l'hanno smontato, mi hanno cambiato la forca e mi hanno dato il telaio nudo;
Proprio così. Non è un requisito consigliato avere una GPU che supporta la DX11 ma è un requisito minimo!. La mia reazione dopo che il mio pc dotato di Intel Core i7, 12 GB di ram a 1600MHz, SLI di GTX275 mi avvisava che non potevo giocare a Crysis 3 perchè non ho una scheda video con supporto alla DX11? Questa. Colpa mia che non mi sono informato abbastanza su cosa stavo acquistando ma, la scelta di limitare il supporto ad una sola DX, penso che sia la prima volta che accada. Crysis è nata come franchigia per i gamer dotati di hardware decisamente spinto e questa soluzione (di garantire supporto solo alla recente e più performante DX11) può sembrare coerente con il prodotto di Crytek, finchè non si scopre il modello di scheda video minimo richiesto: GTS450 o HD5770.
E' uscito! è ancora in fase Alpha, solo per sviluppatori, ma è uscito! Ubuntu Touch, la versione di Ubuntu per smartphone e tablet è stata rilasciata il 21 febbraio 2013, con la guida relativa all'installzione e molte altre informazioni che puoi leggere nel Wiki ufficiale di Ubuntu. Essendo una release Alpha, molte cose ancora non funzionano e non è consigliato installarlo per un utilizzo giornaliero; la curiosità era troppa e allora ho deciso di provarlo. Come sempre la community di XDA-Developers è già attiva su più fronti per personalizzare Ubuntu Touch; la prima grande sfida è rappresentata dalla possibilità futura di eseguire Android in dual boot con ubuntu, non vedo l'ora.
Nel terzo post della discussione che ho linkato trovi anche il metodo per installare Ubuntu Touch usando la ClockworkMod Recovery. Se hai già installato una custom recovery sul tuo dispositivo, vuol dire che sai già come si "flasha" una rom custom, giusto? Allo stesso modo si può installare Ubuntu Touch.
Non so se hai presente com'è lavorare al computer con la ventola che gira a 5500 rpm; se non hai presente, ti sconsiglio di provare perché non è affatto piacevole. Se stai usando un MAC Mini poi ancora peggio. E' una ventolina minuscola ma fa un casino tremendo che neanche il mio PC fisso lo fa; e ha dieci ventole. Il difetto è stato causato da una mia disattenzione: nel cambiare il disco ho tirato troppo la ventolina e ho strappato un filo, non dalla parte del connettore, ma dalla parte della ventola. Ho Smontato la ventola, ho verificato, ho risaldato il filo ma il problema persiste. Evidentemente ho fatto un altro danno, ma non capisco dove. Visto che il MAC è nuovo e che sono stato io pirla a creare il danno, mi sono messo a cercare una soluzione software, visto che quella hardware non è andata a buon fine, anche se ero molto dubbioso e già vedevo il mio MAC in assistenza con il "genius" che mi dava giustamente del pirla e intanto mi scuciva qualche centino.
Nell'industria dell'automobile, facelift o restyling, indicano una leggera modifica estetica che si applica ad un modello di serie, nel tentativo di aggiornare le linee ai trend correnti, con la speranza di mantenere il prodotto appetibile al pubblico e per questo vendibile, senza dover ricorrere alla creazione di un nuovo modello. Ogni restyling si identifica con una sigla (MY2013), dove MY è Model Year seguito dall'anno nel quale il prodotto è stato aggiornato. Ricordi dal mondo dell'automobile, che ho abbandonato professionalmente in questo 2012, ormai 7 mesi fa. Stessa cosa ho fatto al mio sito; ho ripreso il codice, l'ho migliorato, l'ho reso più responsive, lo era già prima a dire la verità, ma non era molto funzionante: alcuni div se ne fregavano della media query e si piazzavano davanti allo schermo, rendendo molto complicato fruire il sito. Spero anche esteticamente il sito risulti maggiormente piacevole di com'era in precedenza. La pagina iniziale è quella che ha subito le sostanziali modifiche, per il resto poca roba a livello estetico, ma molto dietro le quinte.
Uno script veloce veloce che converte i colori da notazione HTML (esadecimale) a RGB e viceversa. Lo script vi propone le due alternative, selezionabili premendo 1 o 2. E’ scritto in bash e gira solo su Linux. Ho testato lo script su MAC OS X ma non funziona, colpa dell’operatore expr